NAZIONALI DI CALCIO A 5 – Brescia – Chieti 0-0

Le pagelle di 🐓 di Alessio Galli

GALLI – S.V. – sarebbe come chiedere all’oste se il vino buono. Risponderebbe che il suo è il terzo di Brescia, e vista la provincia e la grande tradizione vitivinicola, farebbe la figura del presuntuoso. DELEGANTE

GNUTTI – 8 – Affidare la difesa a lui è come chiedere a Cannavacciuolo di cucinarvi la cena. Senza grosse pretese di trovare ingredienti di prima qualità nel vostro frigorifero, troverebbe comunque il modo di prepararvi un gran piatto. GARANZIA DI QUALITÀ

ABENI – 6,5 – Partenza titubante complice un nervosismo marcato ad inizio partita, si sblocca lentamente, come un bullone arrugginito arricchito di svitol…si lascia scappare un urlo fuori luogo nei confronti del direttore di gara guadagnandosi un cartellino giallo che odora di frenesia incontrollata…IUS PRIMAE NOCTIS

SERPELLONI – 6 – Pronti via e si ritrova in un campetto da calcetto a giocarsi un trofeo internazionale senza una preparazione all’altezza della competizione. Tiene la posizione come un ingranaggio oliato all’interno di meccanismo ben rodato. Non fa grandi cose ma non sbaglia nemmeno nulla. ORDINATO

MOGGIA – 5,5 – Visibilmente ansioso ad inizio gara, sente la partita come pochi. Parte con i fermi al motore e la poca incisività là davanti è anche e soprattutto dovuta a lui. La richiesta del cambio nel primo tempo è indice di una condizione non ancora al top che deve assolutamente arrivare prima delle grandi salite e soprattutto della cima Coppi. Ci si aspetta di più e lui deve assolutamente dare di più, senza essere eroi. SOTTOTONO

MASCIALINO – 6,5 – Sostituire un colosso di Rodi come Sarpelloni non è compito facile ma lui lo fa nel migliore dei modi. Inizialmente titubante in fase di copertura si lascia andare ad un paio di inesattezze tattiche che non comportano comunque particolari problemi per la squadra. Prova a spingere in più di un’occasione chiedendo anche a Moggia qualche penetrazione in area ma non trova il giusto appoggio. Nel finale è tenuto ad un arduo compito, contenere il Bomber Fabiano del Chieti che, ansioso di sbloccare la partita, si lascia andare a diversi comportamenti scorretti nei suoi confronti. Lui risponde con una chiusura totale degli spazi che fa pensare ad un passo del vangelo. Sarebbe come chiedere ad un cammello di passare per la cruna di un ago. SIGNOR NO

PAGANI – 6 – Vorrebbe tanto che si trattasse di una partita di pallacanestro ma purtroppo per lui, si tratta di calcetto…l’unica cosa in comune è soltanto il numero di giocatori. Gli si chiede di tenere la posizione là davanti e svolge il suo compito con semplicità e spirito di sacrificio. Nel secondo tempo prova un gioco di prestigio con la palla che non capisce nemmeno lui, figuriamoci il pubblico a casa. L’importante è non perdere palla e questo lui, non lo concede mai. Arcigno e vispo mette anche a disposizione le caviglie agli avversari che non intendono, comunque, portarsele a casa. GUARDIA

COFFETTI – 7 – Gli anni sembrano non passare mai per lui e infatti entra con la gamba e lo spirito giusto. Aggredisce la palla come nessuno in campo, sembra un cane da caccia alla sua prima uscita dopo l’apertura settembrina. Fiuta la palla, cerca il gol, e ci va pure vicino in un’occasione. Lo stadio apprezza ed emoziona, piange e si dispera. Se fosse andata meglio parleremmo di un’altra partita. BENJAMIN BUTTON

Lauri – 6,5 – È introspettivamente il più nervoso di tutti all’esordio. È chiamato ad un arduo compito: dirigere un’orchestra di scapestrati con talento e sregolatezza. Sfodera la bacchetta magica e decide con un’introduzione “lenta, ma non troppo”. Chiede Ordine e lo ottiene ma solo dopo alcuni minuti di panico della squadra. Si tranquillizza e capisce che può scapparci anche la storica vittoria. Si copre e decide di accontentarsi di un pareggio a reti inviolate che non decide e non compromette nulla. DIRETTORE D’ORCHESTRA