Mostra “MARC CHAGALL” a Milano, Palazzo Reale – 29 novembre 2014
La mostra è una retrospettiva dedicata all’artista. “Con Expo 2015 alle porte, a Milano si respira aria di grandi mostre. Quella di Palazzo Reale sarà la più grande mostra di Chagall mai realizzata in Italia. Le opere in arrivo più di 220, comprendenti capolavori dai maggiori musei del mondo: il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre alla contribuzione di 50 collezioni pubbliche e private. Si va dal 1908, anno nel quale Marc Chagall realizza Le petit salon – il suo primo quadro – per arrivare alle opere monumentali degli anni Ottanta.”
La mostra di Chagall al Palazzo Reale di Milano, con oltre 220 opere, si presenta come la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore russo.
Dipinti ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inediti, si affiancano a capolavori provenienti dai principali musei del mondo, all’interno di un percorso che intende illustrare l’intera produzione dell’artista, la cui vicenda biografica, quasi centenaria, gli ha permesso di venire a contatto con le più importanti avanguardie europee del Novecento. Si va da Le petit salon, suo primo quadro, che Marc Chagall realizza durante il soggiorno nella città di San Pietroburgo, dove si era recato dalla nativa Vitebsk per studiare pittura, fino alle ultime opere monumentali realizzate negli anni Ottanta del Novecento.
Come viene ben evidenziato dalla mostra di Chagall a Milano, è in questo lungo arco di anni che è andato costituendosi l’inconfondibile linguaggio dell’artsita, che ha saputo rielaborare con la sua vena poetica e fantasiosa l’originaria cultura ebraica e la tradizione russa e, una volta trasferitosi a Parigi nel 1910, tradurre in uno stile personalissimo le ricerche sul colore dei pittori Fauves e di Robert Delaunay, originale esponente del cubismo. Chagall è maestro nel sintetizzare mondi diversi e contemporanei.
La mostra di Milano si articola in un percorso cronologico che ripercorre le tappe artistiche della produzione dell’artista: le prime opere eseguite in Russia; il primo soggiorno francese interrotto dallo scoppio della Prima guerra mondiale, a cui segue il ritorno in Russia fino al 1921; l’esilio da Parigi occupata dai nazisti e la successiva fuga a Marsiglia, poi in Spagna e in Portogallo; il trasferimento in America negli anni Quaranta e il definitivo ritorno in Francia, tra la Costa Azzurra e la Provenza. Qui, superata la depressione causata dalla perdita della moglie nel 1944, ritrovò quei colori liberi e brillanti e quelle immagini piene di amore e gioia di vivere da sempre capaci di trasportarci in un mondo di leggerezza e fantasia, in una sorta di favola illustrata.
Info: catia.berneri@unibs.it
Iscrizioni aperte sul sito